BITONTO: Cannizzaro; Lacassia (1’ st Stasi), Petta, Lanzolla, Radicchio (27’ st Mariani); Addae (27’ st Turitto), Manzo (18’ st Biason); Palumbo, Lattanzio (C) (16’ st Iadaresta), Taurino; Santoro. A disp.: Figliola, Martellone, Riccardi, Guarnaccia. All. De Luca
NOLA: Cappa; Togora, Cassandro, D’Orsi, D’Ascia; Caliendo, Acampora (C), Zito; Ruggiero (47’ st Miocchi); Figliolia (29’ st D’Angelo), Coratella. A disp.: Mariano, Sicignano, Sagliano, Camara, Staiano, Di Dato, Corbisiero. All. Condemi
Arbitro: Rodigari (Bergamo). Assistenti: Gigliotti (Lamezia Terme) e Mallimaci (Reggio Calabria).
Reti: 29’ pt Lanzolla (aut.), 13’ st D’Orsi
NOTE: Ammoniti: Manzo, Addae, Petta, Biason (B); Cappa, Zito, D’Angelo (N). Minuti di recupero: 1 pt – 6 st.
L’altalena neroverde torna, ahinoi, nella sua fase discendente.
Nemmeno il tempo di godersi il primato ritrovato, seppur in coabitazione con il Cerignola, e il Bitonto fallisce un altro “esame di napoletano”. Stavolta in casa propria, dove non aveva mai perso in questa stagione e autolesionandosi un bel po’ nell’occasione. Festeggia con merito il Nola (0-2 il risultato finale), alle prese con le paludi della zona playout; complimenti ai bianconeri, per la cazzimma e l’audacia che spesso fa rima con “fortuna”, giunti al “Città degli Ulivi” con ben 29 punti di differenza in graduatoria rispetto alla ex capolista del girone H e con un nuova-vecchia guida (e volpe) in panchina.
La cronaca del match.
Nonostante la mini-emergenza da under a centrocampo (out Piarulli e Mariani recuperato solo “a metà”), Claudio De Luca conferma ancora il modulo 4-2-3-1 scegliendo dal primo minuto: il 2003 Cannizzaro in porta, all’esordio assoluto in maglia neroverde; linea difensiva con Lacassia e Radicchio sugli esterni, Petta–Lanzolla al centro. Addae e Manzo baluardi di centrocampo alle spalle del tridente della trequarti composto da Palumbo, Lattanzio e Taurino; Santoro punta.
In panchina, due portieri (Figliola e Martellone), Biason, Iadaresta, Mariani, Riccardi, Stasi, Guarnaccia e il match winner di Bitonto-Molfetta, Turitto. In tribuna D’Anna, uscito malconcio dall’infrasettimanale di San Giorgio a Cremano, al pari di Colella, Rapio e degli squalificati Piarulli–Lonoce.
Il Nola del neoallenatore Carmelo Condemi (apprezzato cavallo di ritorno in bianconero), alla ricerca di importanti punti salvezza, a partire già dalla trasferta in casa della co-capolista Bitonto, si schiera con il 4-3-1-2: Cappa numero uno, Togora, Cassandro, D’Orsi e D’Ascia in difesa; Caliendo, Cassandro, capitan Acampora e Zito a comporre un centrocampo di assoluto valore per la categoria. Ruggiero trequartista, Figliolia e Coratella in attacco.
Primo tempo.
Caliendo e Figliolia, due volte, e Acampora provano a spaventare Cannizzaro, invece, dal versante opposto, sono Santoro, Taurino e Lattanzio a spezzare l’ottimo piglio ospite visto nella prima metà di frazione.
Alla mezzora, il fattaccio! Retropassaggio – assolutamente innocuo – ma indirizzato verso lo specchio della propria porta da Lanzolla. Cannizzaro col piattone cicca del tutto la palla, che rotola lemme lemme in rete, nonostante la disperata scivolata dell’ultimo arrivato in casa Bitonto. 0-1 surreale al “Città degli Ulivi”.
La reazione del Leoncello è veemente, alimentata anche dal pubblico più caldo e numeroso visto in questa stagione sull’erta di via Megra. Taurino e, soprattutto, Palumbo iniziano a seminare imperterriti il panico in area campana. La costante pressione bitontina frutta anche la più classica delle “occasioni d’oro”: un rigore. Palumbo, irresistibile, se lo procura, capitan Lattanzio lo spedisce dritto sulla traversa.
L’ultimo brivido della prima frazione di contesa lo regala l’asse Taurino-Manzo. Assist da posizione defilata del primo e destro-bomba d’incontro del secondo: palla a lato.
Va in archivio, dopo un solo minuto di recupero, la frazione di gioco più incredibile di questa emozionante stagione neroverde
Secondo tempo.
Mister De Luca si gioca subito la carta Stasi, per provare ad alzare la qualità della spinta sulla corsia di destra e concretizzare la difficile missione-rimonta. Fuori Lacassia, (pro)positivo nel primo tempo, ma richiedente cambio negli spogliatoi.
Parte bene il Bitonto, il Nola raddoppia. Minuto 13, punizione velenosa di Zito, uscita alta imprecisa di uno spaesato Cannizzaro e tap-in di testa del centrale difensivo D’Orsi che scavalca tutti e si spegne in rete. 0-2.
Addae da fuori area col mancino: palla altissima.
De Luca le tenta tutte, spendendo l’ultimo slot-cambi a sua disposizione, avendo già sostituito un nervosissimo Lattanzio con Iadaresta e Radicchio con Mariani: fuori anche la coppia di centrocampisti Manzo-Addae (entrambi ammoniti), dentro Biason-Turitto. Bitonto con Palumbo terzino sinistro e Taurino, Santoro, Turitto alle spalle del gigante Iadaresta.
36’: Palumbo pennella in corsa per Santoro, colpo di testa dell’attaccante di San Giovanni Rotondo gravinese d’adozione e sfera alta. Un minuto più tardi, lo stesso n.32 neroverde spara incredibilmente oltre il montante da due passi.
Sei minuti di recupero concessi dal sig. Rodigari di Bergamo, al quinto e penultimo, il tiro da lontanissimo dell’ottimo 2001 Caliendo; Cannizzaro, stavolta, è bravo in volo e non si fa sorprendere.
Errore del tutto ininfluente dal dischetto di Zito al 96’, dopo fallo in area insensato di Biason. Cuoio direttamente verso i fondi di via Megra.
Finisce così, con una sconfitta bitontina forse ancor più pesante di quella vista sul terreno di gioco: aver deluso un pubblico ritrovato, già di suo tiepido quest’anno, per varie e tutte rispettabili ragioni…
Tornando alla competizione, Bitonto ora secondo a -3 dal Cerignola e con all’orizzonte la sempre “elettrica” trasferta di Fasano, dove sul sintetico nuovo di zecca del “Vito Curlo” andrà in scena fra sette giorni un altro incrocio decisamente pericoloso di questo decisivo segmento di stagione.
Fonte: usbitontocalcio.it
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