MANFREDONIA (4-3-3): Sapri; Spina, Kanotè (dal 21’ st Venanzio), Castaldi, Forte; Coppola, Giacobbe, Porzio (dal 21’ st Coulibaly); Calemme (dal 30’ st Bubas), Carbonaro (dal 27’ st Tedesco), Bonicelli (dal 10’ st Amabile). A disposizione: Vlasceanu, Amabile, Tedesco Bubas, Fischetti, Koulibaly, Venanzio, Lamin, Prencipe. Allenatore: Luigi Panarelli
FIDELIS ANDRIA (4-2-3-1): Esposito; Rotondi (dal 1′ st Ercoli), Ferrara, Bonin, De Rosa (dal 23’ pt Maddaloni); Cancelli, Risolo; Kragl (dal 44’ st Paulino) , Fantacci (dal 37’ st Felleca), Babaj; Marsico (dal 22’ st Da Silva). A disposizione: Brezzo, Maddaloni, La Monica, Felleca, Paulino, De Angelis, Da Silva, Ercoli, Imputato. Allenatore: Giuseppe Scaringella
Reti: al 41′ st Kragl O. (Fidelis Andria) .
Ammonizioni: Spina, Giacobbe, Coulibaly (Manfredonia) Kragl, Felleca (Fidelis Andria). rec. 2' pt, 4' st.
Il Manfredonia comincia bene la complicata sfida contro la quotata Fidelis Andria. Il 4-3-3 di mister Gigi Panarelli sembra funzionare. Carbonaro nei primi minuti del match impegna seriamente Esposto, portiere ospite. Poi più nulla in fase offensiva. La squadra di Panarelli piano piano indietreggia lasciando spazio ed iniziativa alla Fidelis Andria. I ragazzi di mister Giuseppe Scaringella si fanno apprezzare per fraseggio e continui cambi di fronte, senza mai impensierire Sapri, portiere locale. Al 21’ st, Konate, per infortunio, è costretto a lasciare il campo e costringe la squadra a passare al 3-5-2, per mancanza di altri difensori. Il Manfredonia “si alza” e ricomincia a vedersi in area avversaria.
Proprio quando la sfida sembra volgere verso un risultato ad occhiali, alla Fidelis viene concessa una punizione, in posizione centrale, a pochi metri dalla lunetta. Il panico attraversa il Miramare: ”Da lì Kragl può fare male” è il pensiero di molti sipontini. Il tedesco batte forte e preciso nell’incrocio, Sapri s’impappina, tocca ma non trattiene un pallone che è sembrato potesse respingere.
Fonte: calciomagazine.net
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